Patto di Fiume Simeto

Il Patto di Fiume Simeto è un accordo volontario sottoscritto da 10 comuni (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Centuripe, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Ragalna, Regalbuto, Santa Maria di Licodia e Troina), dall’Università degli Studi di Catania e dal Presidio Partecipativo. Il Patto istituisce un modello innovativo di governance partecipata del territorio, ha come obiettivo l’implementazione di un piano di sviluppo sostenibile nato dal basso per la tutela proattiva e che si ispira ai principi di solidarietà sociale ed economia circolare.

STORIA

Il percorso nella Valle del Simeto inizia in realtà nel 2002 con una grande mobilitazione sociale contro la realizzazione di un mega-inceneritore previsto dal piano regionale dei rifiuti proprio a ridosso del fiume Simeto in un’area SIC. La coalizione di associazioni e cittadini che si erano organizzati per contrastare quell’impianto, ottenuto il diniego per la sua realizzazione, fecero un passo culturale importantissimo: ovvero quello di passare dal piano della protesta a quello della proposta alternativa di sviluppo per questo territorio. Nasce quindi con questo obiettivo specifico il coinvolgimento dell’Università di Catania – in particolare il LabPEAT (Laboratorio per la Progettazione Ecologica ed ambientale del Territorio del DICAr- che nel 2008 avvia una partnership di lungo termine che da più di 10 anni vede impegnati cittadini e ricercatori insieme in un rapporto di mutuo apprendimento.

Inizialmente (2009-2010) viene organizzata una mappatura di comunità che durò sei mesi e coinvolse più di 500 mappanti. Successivamente si avviarono dei tavoli di co-progettazione per la stesura del piano di sviluppo locale sostenibile. Queste due iniziative generarono due documenti che confluiranno come allegati al Patto di Fiume (Allegati A e B).

Si arrivò, così, non solo all’elaborazione del piano ma anche al coinvolgimento delle Istituzioni, ovvero i dieci comuni del medio corso del fiume, che nel 2015 firmano il Patto di Fiume Simeto.

Dal 2015 diversi risultati sono stati raggiunti grazie all’innovazione metodologica ed organizzativa che il Patto di Fiume promuove, adesso sono tantissime le iniziative in cantiere nel nostro territorio. Tra questi, per la loro particolare rilevanza, citiamo il percorso di autocandidatura della Val Simeto per la Strategia Nazionale Aree Interne che portò alla selezione di questo territorio come area sperimentale di rilevanza nazionale; il finanziamento del progetto EU Life SimetoRES Adattamento Urbano E Apprendimento Di Comunità Per Una Valle Del Simeto Resiliente.

 

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