Un nuovo importante tassello si aggiunge al percorso dell’Ecomuseo del Simeto: venerdì 26 febbraio abbiamo presentato istanza per ottenere, da parte della Regione Siciliana, il riconoscimento formale dell’Ecomuseo del Simeto ai sensi della L.R. 16/14 “Istituzione degli Ecomusei della Sicilia”.
L’istanza, infatti, sarà sottoposta prima al vaglio della Soprintendenza e poi al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico istituito presso l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’identità siciliana che dovrà valutare l’attività svolta e le caratteristiche dell’area in cui opera l’Ecomuseo del Simeto.
L’istanza è supportata da un ampio partenariato, con capofila il Presidio Partecipativo, che coinvolge i 10 comuni del Patto di fiume Simeto, il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura dell’Università degli studi di Catania, il Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della valle delle Aci, l’Istituto di Scienze del Patrimonio culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Catania, il Gal Etna, il Biodistretto della Valle del Simeto, la Rete Fattorie Sociali Sicilia, i Comitati provinciali Unpli di Catania ed Enna, i Circoli Legambiente Etneo e Ancipa.
Un passo avanti per valorizzazione e la tutela proattiva del patrimonio materiale ed immateriale della nostra Valle, che ha visto coinvolti decine di associazioni e liberi cittadini sulle principali linee progettuali dell’Ecomuseo: far conoscere l’importanza del fiume Simeto, coinvolgere nel percorso Ecomuseale quei soggetti che sono esclusi dalla vita civica ed economica della comunità, ricucire il legame città-campagna ed avviare processi in grado di potenziare le microeconomie locali.
In fiduciosa attesa della valutazione dell’istanza di riconoscimento formale da parte della Regione Siciliana, i gruppi di lavoro dell’Ecomuseo ed i soggetti partner stanno continuando a lavorare in sinergia per portare avanti e consolidare sempre più il processo avviato.